tipi di aceto

Tipi di aceto: tutto quello non sapevate! I segreti del condimento

Il primo che ha assaggiato questo condimento sicuramente avrà pensato, disperato, di aver rovinato un ottimo vino. Quel liquido aspro, acido, terribile in gola non poteva essere niente di buono…invece aveva appena regalato al mondo l’aceto. La trasformazione chimica data dall’azione dei batteri Acetobacter Gram-negativi sul vino, sul succo di mele, sulla birra, sul riso e sul miele produce sì un liquido in apparenza sgradevole ma utilissimo e, per chi se ne intende, anche “saporito”.

Per ottenere l’aceto bisogna aggiungere la massa gelatinosa batterica detta “madre” al liquido che si vuole “inacidire”. Questo, viene poi filtrato e ripulito dai residui per essere consegnato, puro, alle nostre tavole allo scopo di dar sapore e quel guizzo in più a insalate, carni, pasta e salse!

Dire “aceto” è riduttivo. Infatti, in Italia esistono delle leggi emanate nel 1965 e nel 2006, per stabilire quanti e quali liquidi fossero degni di questo nome. In realtà esistono vari tipi di aceto, alcuni del tutto sconosciuti anche a chi ama la cucina. Ma quanti tipi di aceto esistono precisamente? Scopriamolo insieme!

Tipi di Aceto: quali sono i più utilizzati in Italia?

tipi di aceto

Noi, conosciamo e usiamo, tutti l’aceto di vino bianco o rosso, che si fa fermentare in contenitori di legno. Molto utilizzato anche l’aceto di mele, derivato dalla fermentazione acida del mosto di mele o del sidro. Nel tempo all’aceto di mele sono state affibbiate anche diverse proprietà benefiche. Acqua e aceto di mele, bevuti la mattina infatti, sembrerebbero accelerare il metabolismo e migliorare le funzioni dell’intestino.

Tra i tipi di aceto più famosi in Italia c’è l’aceto balsamico. Questo tipo di aceto deriva dal mosto di vino, ma per ottenerlo vengono eseguiti procedimenti diversi, rispetto a quello di vino. La lavorazione dell’aceto balsamico prevede una cottura a fuoco diretto, quando il composto è ancora ricco di zuccheri e poi avviene una lenta evaporazione all’interno delle botti aperte.

Il risultato è quella densità che nessun altro aceto possiede e quel gusto di fatto meno aggressivo che si può adattare anche ai dolci o a piatti molto delicati. Tra i vari tipi di aceto balsamico, il più pregiato è l’Aceto Balsamico di Modena DOP, un prodotto di origine controllata protetta e tra i più esportati nel mondo. L’aceto balsamico di Modena è pregiato e alcune bottiglie possono costare anche 50 euro al litro!

Tipi di Aceto: dal gusto esotico

Oltre all’aceto di mele esiste anche quello realizzato con le pere che derivato dalla fermentazione di questi frutti e cambia sapore in base al tipo di pera utilizzata.

Tra i tipi di aceto più antichi c’è quello realizzato dal miele. Forse oggi, non lo conosciamo e apprezziamo, ma nel medioevo quando l’idromele (la bevanda derivata dal miele) andava per la maggiore, l’aceto derivato dal miele era tra i migliori sul mercato.

Infine, un aceto molto amato in Cina e in Giappone e ormai frequentemente utilizzato anche in Italia, è l’aceto di riso. L’aceto di riso, si utilizza per aromatizzare innumerevoli piatti della cucina cinese, come gli involtini primavera o il maiale in agrodolce. In Giappone, l’aceto di riso è necessario per preparare il riso per il sushi, gli urumaki e tutte le altre preparazioni a base di riso sia dolci sia salate.

  • Scopri l’aceto di riso, ideale per il sushi e per i tuoi piatti di cucina orientale 😀

Infine, per chi assapora piatti di classe e a base di caviale e champagne, è abituato a condire tali prelibatezze con il Sopraffino. Quest’aceto è ricavato dall’invecchiamento del mosto crudo di uve pregiate, come quelle del Cabernet Sauvignon, Raboso e Merlot!

Altri tipi di Aceto elenco: scopriamoli tutti!

Dopo avervi citato tra i più importanti e conosciuti tipi di Aceto, ecco quelli meno noti ma comunque ideali per condire in modo unico i propri piatti!

Aceto di birra o malto: quest’aceto viene realizzato grazie al maltaggio che permette la trasformazione dell’amido in maltosio. Quando si ottiene il maltosio, entra in atto la fermentazione della birra, che poi viene fatta invecchiare sino a quando non si ottiene l’aceto.

Aceto di cocco: questo lo s’impiega principalmente nella cucina Indiana e asiatica. Questo aceto è leggermente meno fluido e più setoso di quello normale e viene prodotto dalla linfa contenuta nella palma da cocco.

Aceto al frutto della passione: questo è conosciuto per la sua consistenza densa e per il sapore fruttato che dà un sentore agrodolce ai piatti che si condiscono.

Aceto di canna: questo è prodotto attraverso il succo che fuoriesce dalle canne da zucchero e viene molto utilizzato negli States, in Francia e principalmente nelle Filippine.

Infine, un tipo di aceto molto usato nella cucina mediorientale, principe tra i condimenti della cucina Turca è certamente quello all’uva passa. Questo si distingue dagli altri per le sue note aromatiche e al contempo dolci.

Infine, per chi cerca un sapore particolare, esistono anche gli aceti aromatizzati ai frutti di bosco, all’origano e al timo!

Speriamo che tu abbia trovato interessante questo piccolo excursus tra i vari tipi di aceto presenti nel mondo 🙂 Lascia un commento e facci sapere quale tipi di aceto hai già provato e quale vorresti assaggiare!

Alla prossima! 🙂