Stai facendo una ricerca sui sette re di Roma, oppure sei solo curioso di scoprire come si chiamano i sette re di Roma? Questo allora è l’approfondimento che fa per te! In questa guida, faremo una passeggiata nella storia scoprendo chi erano, come si chiamano e le leggende che aleggiamo su di loro.
Da bambini li imparavamo a memoria, passavamo ore sui libri di storia per ricordare i loro nomi in ordine esatto. Quante volte abbiamo usato le filastrocche per riuscire a ricordare i sette re di Roma in ordine!
Eppure con il passare degli anni, questi ricordi si dissolvono e spesso nella mente ci rimane un piccolo vuoto di memoria. Sappiamo di conoscerli ma non ricordiamo i loro nomi. Ma come si chiamavano, qual’erano il loro nomi, e la loro storia?
I Sette re di Roma: i nomi in ordine e la loro storia
I sette Re di Roma però sono personaggi affascinanti che in un certo qual modo ci avvicinano alla storia della città. Questi re tra storia e leggenda ci forniscono dei racconti importanti anche a livello umano. Ma chi erano i 7 Re di Roma? Scopriamoli insieme!
1. 7 Re di Roma: Romolo
Il primo re di Roma, universalmente riconosciuto e amato, secondo la leggenda sarebbe Romolo… uno dei due gemelli allattati dalla Lupa! Avrebbe regnato tra il 753 avanti Cristo e il 716 inizialmente insieme al re Tito Tazio delle genti latine e poi da solo. In realtà questa figura non ha un preciso riferimento storico.
Esiste però la prova dell’esistenza di un popolo chiamato Gens Romulia, quindi forse “Romolo” fu un capo di questa “tribù” che governò per primo sulla originaria città che lui stesso avrebbe fondato e che per questo prende il suo nome. Il personaggio di Romolo è molto legato alla sua leggenda, quella della lupa.
Questa leggenda è molto importante per i romani, basti pensare che il simbolo della città è proprio una lupa che allatta due piccoli bambini! Come ogni leggenda, spesso c’è un fondo di verità, dunque è probabile che Romolo sia esistito e abbia governato una piccola tribù sul suolo romano, ma sicuramente non possiamo considerarlo un re, almeno non come c’è lo immaginiamo noi!
2.Numa Pompilio
Dal 715 al 672 aC, al vuoto lasciato dal fondatore Romolo succede Numa Pompilio. In realtà, dopo la morte del primo re si erano scatenate guerre per la successione tra le famiglie nobili della città, per questo il senato degli anziani scelse a capo di tutto il “forestiero sabino” Numa Pompilio, uomo saggio e di grande fede.
Fu il primo a introdurre delle leggi “elettorali” per limitare lo strapotere dei singoli nobili, introdusse le prime forme di tassazione e stilò delle leggi civili per regolare la società.
3.Tullio Ostilio
Il terzo re di Roma Tullio Ostilio regnò dal 672 al 640 aC, con indole più vivace e aggressiva del predecessore. Fu lui a sfidare a duello gli abitanti della vicina Alba Longa, una città che ha seriamente rischiato di sovrastare Roma, organizzando una sfida tra i suoi guerrieri Orazi e i campioni albani dei Curiazi.
La vittoria degli Orazi porta prima a una alleanza tra le due città e poi allo scontro finale, a causa di un tradimento, che termina con la disfatta di Alba Longa.
4.Anco Marzio
Nipote di Numa Pompilio, Anco Marzio succede all’arrogante Ostilio e riporta Roma a un equilibrio fatto di leggi, religione e saggezza. Tra il 640 e il 616 aC, apporta nuove leggi e fa costruire il primo ponte sul Tevere, lo scalo portuale fluviale e la colonia marittima di Ostia. Sua opera anche la fortificazione di Colle Gianicolo che rese Roma salda e protetta nei suoi scambi commerciali.
5.Tarquinio Prisco
Dal 616 al 579 aC sale al trono romano Tarquinio Prisco. Nato come “straniero etrusco” a Tarquinia, arriva a Roma insieme alla ricca moglie e si fa subito amare dal re Anco Marzio per i suoi modi eleganti e saggi. Entra a corte nonostante le origini straniere e conquista la fiducia del re e dei suoi figli, ma alla morte di questo sarà proprio lui a cacciare gli eredi legittimi e ad imporsi come re di Roma.
La prima azione che compie è quella di andare alla conquista della sua terra natale etrusca, espandendo il potere di Roma su tutto il centro Italia. Molte le sue opere pubbliche, tra cui la costruzione di numerosi templi e il prosciugamento della Palude del Foro dove poi sorgerà quello che oggi conosciamo come Fori Imperiali. Fu il re che lanciò Roma nel mondo come una vera potenza!
6. Servio Tullio

Olio su Tela, Jean Bardin
Era il genero di re Tarquinio e alla sua morte, con la benedizione della suocera, Servio Tullio divenne il sesto re di Roma e lo resto sino al 535 aC. E’ dunque il primo re romano eletto senza il consenso del senato e del popolo ma per successione familiare voluta.
Lui durante il suo regno organizza un esercito permanente tra la popolazione, creando quella forza conquistatrice che porterà in seguito Roma a invadere Europa e Africa.
Il suo errore sarà quello di dare in spose le sue figlie ai discendenti del suocero Tarquinio per placare il senso di colpa e le polemiche. Sarà proprio uno di questi discendenti, suo genero Lucio Tarquinio detto il Superbo, a ucciderlo e prenderne il posto.
7.Tarquinio il Superbo
Il settimo re di Roma era Tarquinio il Superbo. Questo re cattivissimo regnò dal 535 al 509 aC, come detto salì sul trono con una cospirazione violenta e la sua indole era tendente alla guerra e allo scontro in ogni cosa che faceva. Da re divenne tiranno e dittatore, togliendo potere al senato e schiavizzando il popolo. Gli orrori del suo regno terminarono solo quando il popolo si ribellò e fu aiutato a liberarsi di lui dall’esercito del re di Chiusi, Porsenna. Dopo la fine del regno del Superbo, Roma si auto riforma in Repubblica.
I 7 Re di Roma tra storia e leggenda: sono esisti veramente?

Lapis Niger al Museo Romano delle terme Diocleziane
Gli storici sono concordi sul fatto che una delle prime forme di governo a Roma fu la monarchia, secondo la tradizione questa durò oltre due secoli. In realtà non è possibile avere la certezza del periodo monarchico, ma sicuramente perdurò a lungo.
Durante questo periodo la leggenda vuole il susseguirsi di 7 Re di Roma, ora considerando l’aspettativa di vita dell’epoca e i secoli in cui si sono succeduti l’uno all’altro, possiamo affermare che non furono solo sette i Re di Roma. Sicuramente, i nomi che ci hanno raggiunto sin d’ora sono quelli che più sono rimasti impressi nella storia della città.
Anche se, bisogna considerare che questi spesso sono descritti con personalità precise e gli vengono attribuite invenzioni, manovre politiche, leggi ecc…In realtà, secondo alcuni storici questi sette Re, rappresentano vari periodi della monarchia romana, e rappresentano anche più sovrani, anche se poi vengono identificati con un solo nome.
Una notizia reale, sui Re di Roma è la loro monarchia di forma elettiva e non ereditaria. Al momento della successione dunque, non era il figlio a sostituire il padre, ma il re veniva eletto dai capi anziani delle famiglie nobili.
A proposito di testimonianze storiche, sicuramente Roma all’inizio era solo un piccolo villaggio fondato da “Romolo” sul monte palatino, successivamente a questo s’inglobarono altri sette villaggi: Velia, Subura, Germalo, Oppio, Celio, Cispio, Fagutale e Subura.
In realtà però non si è a conoscenza, se questi villaggi si aggregarono tra loro per una progressiva e naturale aggregazione al nucleo centrale o se ci fu una forma d’imposizione voluta dalle autorità politiche dell’epoca.
Una cosa è certa che sia stata naturale o dovuta a battaglie e imposizioni, Roma durante l’epoca monarchica crebbe sempre di più inglobando in sé le culture limitrofi come quella sabina.
Infatti, quattro dei re di Roma erano di origine Sabina, questa peculiarità dimostra come l’inglobamento di nuove civiltà non prevedeva la loro sottomissione o schiavitù. Altrimenti, sarebbe stato impossibile avere ben quattro re di origine sabina.
Mentre i Sabini governarono su Roma, mantenendo la città sotto una monarchia tendenzialmente pacifica, i Tarquini che invece erano di origine etrusca, come Tarquinio il Superbo, tentarono di sottomettere questa al loro volere.
Il periodo Etrusco a Roma è ampiamente sottolineato dalle tracce archeologiche, ma anche dalle testimonianze delle abitudini dell’epoca e della religione. Architettonicamente è possibile notare la loro influenza, specialmente sotto il regno di Servio Tullio, che fondò il tempio della “triade modulina”, tempio di origine Etrusca.
Le testimonianze archeologiche sulla reale esistenza dei Re a Roma, sono diverse basti pensare al cippo che si trova nel Foro Romano. Questo famoso cippo è stato chiamato lapis niger, in realtà però la sua origine è molto più arcaica e risale sicuramente al periodo della monarchia romana. Nel testo della lapis Niger è possibile notare come per ben due volte sia stata descritta la presenza di un Re sovrano della città.
Gli scavi sul palatino, invece hanno messo in luce la dimora dei primi re di Roma. Nel foro Romano è possibile vedere anche monumenti che risalgono alla metà del VI secolo avanti Cristo. Questi monumenti dovrebbero coincidere precisamente con la fase monarchica etrusca. Un’altra testimonianza etrusca è le varie Panoplie, come la Panoplia del V secolo a.C esposta al Museo nazionale romano delle Terme di Diocleziano.
Infine, una delle ultime scoperte descritte anche sul libro “Giove Custode di Roma” di Andrea Carandini, docente emerito di Archeologia. Il libro descrive l’identificazione degli edifici sacri e pubblici come l’antico tempio di Giove Statore.
Questo, potrebbe essere il templum/fanum dedicato a Statore è istituito da Romolo dopo la vittoria sui Sabini di Tito Tazio.
Dunque i 7 Re di Roma sono esistiti, magari non proprio nell’ordine che abbiamo studiato a scuola, ma sono comunque un pezzo di storia molto importante. Tutte le storie hanno un inizio…e questo è il nostro.
Alla prossima,
Silvia 🙂