Come avrete capito, dagli innumerevoli post sul natale :), questo è un periodo unico che di certo può animare milioni di visitatori a recarsi in posti unici e davvero intrisi di spirito natalizio.

Anche quest’anno, tra i miei viaggi non potrà mancare una visita ai mercatini per i presepi napoletani. Questi sono realmente delle piccole opere d’arte, costose, vero, ma nel momento in cui avete in mano un pezzo di artigianato così bello, non potete che innamorarvene. Se vi ho incuriosito un po’, allora conosciamo meglio i presepi napoletani!

Il presepe a Napoli, non è una tradizione da rispettare ma un culto. Un’opera d’arte. Quelli che nascono dalle mani degli artigiani partenopei non sono dei semplici simboli per ricordare la nascita di Gesù, ma dei castelli delle fiabe, delle sfide di gravità per altezza e larghezza, dei mondi incantati dove si intrecciano talmente tanti personaggi che si fatica a trovare la grotta col Bambinello!

E ci sono botteghe apposite, che vendono personaggi di ogni genere, perfetti per creare presepi unici e indimenticabili. I presepi napoletani, sono un’opera d’arte unica che dev’essere costruita nel tempo, di anno in anno.

Presepe napoletano: la storia

Il primissimo presepe napoletano di cui si ha documento storico (atto notarile dell’anno 1021!) è quello della chiesa di Santa Maria detta appunto “ad Presepae“. Diversi documenti attestano, che già nel XIV secolo l’esistenza di presepi “donati” a conventi e parrocchie, tra il 1320 e il 1354.

Da qui in poi, il presepe a Napoli diventa una tradizione che va oltre il Natale. Si regalavano presepi agli sposi novelli, ai parroci per i loro compleanni, alla madre badessa del convento … erano omaggi di rara bellezza.

Ma tutto cambia radicalmente nel 1534, anno in cui San Gaetano da Thiene soggiorna a Napoli e costruisce con le sue mani il presepe dell’Ospedale degli Incurabili. I presepi che vediamo oggi sono ispirati esattamente a quello del santo, sebbene siano stati arricchiti dal tocco dello stile Barocco nei secoli successivi.

Presepi napoletani: I personaggi sacri e profani

foto del museo di arte sacra di San Paolo

Il Presepe Napoletano non vuole celebrare solo la nascita del Signore, ma anche i tempi in cui Egli viene nel mondo. Per questo si allontana dallo stile tradizionale (pastorelli, re Magi, cammelli) e aggiunge man mano la società moderna. Nel XVII secolo, in pieno Barocco, si cominciò ad aggiungere alla scena tipica della Natività una folla di personaggi politici, sociali, attuali del tempo.

Questa tradizione è andata avanti fino ai nostri giorni, per cui non è affatto raro -né scandaloso!- a Napoli, trovare statuine di Buffon, di Totti, ma anche di Berlusconi o Renzi, o della bella Belèn accanto al Bambinello!

Ma come tutti i presepi, anche quello napoletano presenta dei “punti di forza” che non si possono stravolgere. Questi sono, i luoghi cardine della scena: il mercato cittadino, suddiviso per mesi dell’anno, il ponte,  il fiume, l’osteria, la chiesa oppure il crocifisso, il pozzo.

E ovviamente, i personaggi chiave: la Santa Famiglia, i re Magi, i “due compari”, il pescatore, Benito (il pastore che dorme e non sente l’annuncio della divina nascita), la zingarella, il vinaio, Stefania (personaggio di una giovane donna che non potendo avvicinarsi alla grotta in quanto ancora vergine, mise una pietra sotto l’abito fingendosi incinta e riuscendo a raggiungere Gesù Bambino!).

Esiste perfino la figura della Meretrice, ovvero la prostituta, immancabile e non per questo fonte di scandalo. Il centro della produzione degli elementi del Presepe Napoletano è via San Gregorio Armeno.

Qui si recano in vero e proprio pellegrinaggio persone da tutta Italia, e anche dal mondo, per comprare anno dopo anno le statuine e le scene (abbastanza costose!) per comporre un grandioso presepe presso la propria abitazione o parrocchia. 

Presepi napoletani: quando sono aperti i mercatini!

I mercatini napoletani si tengono tutto l’anno!

Avete capito bene! 😀

A Napoli, potete visitare un’intera via dedicata agli oggetti di natale, e questa zona prevede dei negozi aperti tutto l’anno, che producono oggetti artigianali dedicati al presepe, ma non solo.

Infatti, nel quartiere di San Gregorio Armeno è possibile sempre visitare questi piccoli laboratori artigianali, che sembrano riportarci indietro nel tempo e sono in grado di farci respirare la magia del natale in ogni momento. 

Naturalmente, il periodo di maggiore affollamento per andare a vedere i mercatini di natale a Napoli, è da fine Novembre sino al 6 Gennaio. Per evitare l’affollamento, vi consigliamo di andare in settimana, perché il sabato e la domenica è realmente difficile persino camminare tra le vie di San Gregorio.

Se riuscite ad arrivare a Napoli nel periodo natalizio, oltre a potervi dedicare a una passeggiata nella via dei presepi, naturalmente potrete scoprire l’aria natalizia, che sa un po’ di fritto, a Napoli, e la bellezza del suo lungomare durante l’invero.

Insomma, uno spettacolo da non perdere… 

Alla prossima 🙂 

Silvia