Sicuramente lo avete presente, negli scaffali dei bar o dei supermercati, con quelle bottiglie invitanti, con quel colore che fa venir subito sete …l’oro dei limoni italiani, il limoncello! Sapete benissimo che è la bevanda estiva per eccellenza e che si gusta fredda, a volte anche gelata direttamente dalla cella freezer. Ma attenzione, il limoncello non è soltanto un gusto estivo, è perfetto per ogni stagione.

Si adatta benissimo ai dolci natalizi, al fine pasto di una domenica d’autunno, alla Pasqua, ai compleanni e ovviamente -come detto, servito ben freddo- anche alle sere estive. Ebbene, il segreto di questo prodotto buono e unico risiede proprio nei limoni che vengono scelti per farlo. Non tutti i limoni sono uguali, non tutti hanno caratteristiche adatte per diventare limoncello. Ed è indubbio che i migliori per creare questa bevanda speciale sono i limoni IGP di Sorrento.

Limoni IGP di Sorrento: dove nasce il mito

Il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta) è stato pensato dall’Unione Europea per proteggere i prodotti tipici di ogni territorio dalle imitazioni e falsificazioni selvagge che avvengono, purtroppo, non solo per mano straniera ma anche nella nazione di origine di molti alimenti. I limoni sono tra questi prodotti che creano l’anima di un territorio. L’Italia è sicuramente una grande produttrice di limoni e quelli di Sorrento sono l’eccellenza assoluta, per questo si sono meritati la denominazione IGP e per questo sono gli ingredienti base del limoncello più famoso del mondo.

Perché il limone di Sorrento è speciale

I limoni IGP di Sorrento hanno delle caratteristiche che li rendono speciali. Tanto per cominciare non vanno confusi con i limoni della pur vicinissima Costiera Amalfitana che hanno proprietà e metodi di coltivazione del tutto diversi. Il limone di Sorrento è il “femminello ovale” detto anche “limone di Massa” perché la sua origine è legata al territorio di questo specifico comune. E’ di dimensioni medio-grosse, ovale appunto, molto succoso e dalla nota acida molto elevata.

L’albero che lo produce viene coltivato sotto una struttura di paglia (la “pagliariella”) sostenuta da robusti pali di legno di castagno fissati al terreno, in modo che così cresca riparato dagli agenti atmosferici avversi ma senza rinunciare al calore del sole e all’acqua che vengono filtrate proprio dalla paglia.

La crescita avviene più lentamente e così anche la maturazione, il che determina il gusto unico che se ne ricava. Bisogna ricordare, anche, che questi limoni sono presenti sulla Penisola Sorrentina da sempre e si coltivano per uso da tavola dal XVI secolo, sebbene i metodi di coltivazione siano divenuti una specialità vera e propria nel 1600.

Si tratta dunque di qualità garantita da una raffinata esperienza secolare che non viene messa in discussione.

Come nasce il Limoncello di Sorrento

Quando i limoni sono pronti inizia la raccolta, che avviene solitamente nel corso di quasi tutto l’anno (da febbraio a ottobre), rigorosamente a mano! I limoni che cadono per terra sono automaticamente scartati, perché il limoncello deve preservare la purezza del frutto. E’ infatti la bellissima buccia dei limoni sorrentini l’ingrediente base del limoncello: la buccia deve essere spessa, ben lavata in acqua calda e spazzolata più volte dopo l’asciugatura.

Viene quindi tagliata e inserita in un contenitore di vetro in cui è stato versato dell’alcol. Solo la parte gialla della buccia va a macerare nell’alcol, ben chiusa dentro il contenitore e soprattutto al buio. Resterà così, a riposare, per un mese in modo che l’alcol assuma colore e sapore della buccia dei limoni. A quel punto si aggiunge alla mistura acqua e zucchero -bollita e poi raffreddata- quindi ulteriore alcol e ancora in macerazione, al buio, per un altro mese. Quel che rimane da fare dopo è solo il filtraggio del liquido, che viene imbottigliato e messo al fresco, anche in freezer.

I mille usi del Limoncello di Sorrento

Una volta pronto, il Limoncello di Sorrento si può servire da bere a fine pasto ma non solo. Sono molteplici gli usi che se ne possono fare e ne vengono sperimentati di nuovi ogni anno. Così al naturale è un ottimo digestivo, se non si esagera nelle quantità, ma può diventare un bell’aperitivo se mescolato con acqua tonica o spumante, a temperatura ambiente.

I più giovani lo usano come “shottino” per ricaricarsi di energie, gli anziani amano gustarlo dopo il caffè…i nuovi utilizzi lo vedono servito sopra il gelato e anche come completamento della macedonia di frutta, in estate! In ogni caso, è una delizia che non delude mai e che vi permette di assaporare il succo perfetto del Sud, quel gusto di Campania che sa di sole e di mare e che entra dentro per non uscirne.

Come e dove si compra un buon Limoncello di Sorrento?

Risposta semplice: a Sorrento! E’ qui il posto sicuro per trovare un limoncello fatto con i limoni veramente autentici della penisola. Ovviamente le bottiglie si trovano ormai ovunque, anche nei supermercati e con la vendita di limoncello di Sorrento online, ma in quei casi informatevi bene prima dell’acquisto e assicuratevi che la dicitura riporti fedelmente “limoni IGP di Sorrento”.

Le bottiglie di limoncello di solito sono da 50, 70 o 100 cl e i prezzi variano dai 12 Euro della versione più piccola fino a 20 Euro per la più grande per cui è bene essere sicuri di cosa comprate prima di spendere. Se non potete andare a Sorrento, evitate comunque di cercare il limoncello IGP nei supermercati, piuttosto informatevi nelle enoteche o nei negozi di prodotti tipici. Potete anche informarvi presso i negozi alimentari biologici.

Per la vendita del limoncello online, preferite sempre rivolgervi alle aziende sorrentine che hanno la possibilità della vendita a distanza. Non sono poche oggi quelle che si servono anche dei siti web per distribuire il proprio ottimo prodotto in Italia e all’estero. Andando nei siti campani o sorrentini avrete certezza di una qualità che passa direttamene dalle mani del produttore a quelle del consumatore e gusterete con maggior delizia questo meraviglioso succo dei limoni più buoni del mondo!