Sono il frutto della stagione, buone e allettanti…le castagne. Chi di noi non le desidera, almeno un po’? Crude, arrostite nel pentolone, oppure bollite, essiccate e trasformate in un delizioso dolce. Oggi, impariamo a cucinare le castagne e a conservarle nel modo migliore perché durino, magari, per tutto l’autunno. I segreti per cuocere e conservare le castagne, risalgono in tempi antichi, metodi contadini tramandati nei secoli e ancora efficaci. Scopriamo insieme come conservare le castagne e come cuocerle!
Come si cucinano le castagne?
Le castagne crude sono buonissime, peccato che siano difficili da sbucciare, e spesso sia quasi impossibile toglierne la buccia! Per questo motivo è meglio cuocerle, in modo che la buccia e la pellicina si stacchino meglio o non siano presenti del tutto.
Caldarroste è il nome apposito, utilizzato per identificare le castagne arrostite e poi sbucciate. Che sia un pentolone o padella apposita, assicuratevi che gli attrezzi che usate per la cottura siano forati, in questo modo sia la fiamma sia il calore raggiungono i frutti, senza bruciarli. Prima di arrostirle, ricordate che le castagne vanno incise con un coltello per evitare che scoppino.
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Potete cucinare le castagne anche al forno, tagliandole prima e poi mettendole su una teglia, a forno preriscaldato (200°) per circa mezz’ora. Le castagne lesse si possono cuocere in acqua calda (aromatizzata con zucchero, o con cannella e alloro) fino a ebollizione e poi, a fuoco basso, per altri 25-30 minuti. Infilzatele con la forchetta, se sono morbide sono pronte. Le castagne, appena cotte sono davvero bollenti! Quindi non mangiatele in fretta, lasciatele raffreddare qualche minuto, prima di mangiarle.
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Come conservare le castagne: metodi tradizionali
Con le castagne cotte, soprattutto se bollite, potete creare decine di ottimi piatti. Potete farcire la carne, macinarle e creare una pasta con cui farete ottimi gnocchi, potete usarli per creare dolci come il Mont Blanc o come i Marrons Glaces.
In Toscana le usano per il Castagnaccio, dolce tipicamente autunnale fatto anche con farina di castagne e pinoli. Ma una volta cotte, come si conservano le castagne per non rischiare che vadano a male?
Le castagne ammuffiscono presto, soprattutto se conservano la loro pellicina … cruda o cotta che sia. Consumatele possibilmente in due giorni, oppure spellatele e congelatele in freezer (in questo caso possono durare anche 6 mesi!). Se create delle marmellate o delle creme ricordate di zuccherarle molto per eliminare la nota acida che nel tempo tende ad uscire.
Se volete conservare le castagne crude, provate la “curatura”: pulite le castagne per bene, mettetele a bagno in acqua limpida per 4 giorni, quindi sciacquatele e fatele asciugare all’ombra per due giorni (senza addossarle l’una all’altra) poi mettetele in sacchi di iuta e in luoghi chiusi con temperatura intorno ai 4°.
Per essiccarle invece, mettetele su delle griglie a maglia stretta e sospese da terra, esposte al sole (ritirandole in luogo chiuso e asciutto la sera). Ogni giorno prima di riesporle al sole mescolatele. Nel giro di 5 o 6 settimane (a seconda delle condizioni meteo) saranno essiccate e così possono conservarsi fino a un anno!
Hai altri metodi per scoprire come conservare le castagne? Facceli sapere 🙂
Alla prossima 🙂