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Cinque vantaggi del parquet in rovere

Dei vantaggi del parquet si sente parlare spesso. Questa tipologia di pavimentazione, simbolo di eleganza senza eguali nonché fattore in grado di contribuire all’aumento di valore della casa, permette di scegliere fra numerose essenze. Una delle più famose è il rovere. 

Lo si chiama in causa spesso ma, non sempre, quando lo si fa si è davvero consapevoli dei motivi per cui vale la pena sceglierlo. Premettendo sempre l’importanza di rivolgersi, per la scelta dei dettagli cromatici e della lavorazione, nonché per la posa, a realtà specializzate come Parquet Sartoriale, marchio noto in tutta Italia, vediamo un attimo, nelle prossime righe, cinque aspetti positivi del parquet in rovere.

Versatilità

Il parquet in rovere – l’espressione in questione è il nome commerciale di un legno che si ottiene dagli alberi della famiglia delle Fagaceae – si contraddistingue innanzitutto per il suo alto livello di versatilità.

A differenza di quanto accade con legni esotici, iroko in primis, il parquet in rovere si presta a un’ampia gamma di alternative cromatiche e a differenti lavorazioni, con tutti i vantaggi del caso per chi cerca, per la propria casa, una pavimentazione originale e in armonia con il resto dell’arredamento.

In questa fantastica versatilità risiede, numeri alla mano, uno dei principali motivi del successo commerciale.

Isolamento acustico

Il parquet in rovere, come tutte le altre essenze, garantisce un eccellente isolamento acustico. Per ottimizzare questo aspetto, è consigliabile posarlo su tappetini fonoassorbenti.

Stabilità

Il parquet in rovere è noto per la sua eccellente stabilità. In virtù di questo aspetto, può essere considerato tra le migliori essenze in assoluto per chi non vuole rinunciare alla tipologia di pavimentazione oggetto di queste righe e ha il riscaldamento a pavimento. 

Sempre grazie alla sua stabilità, il parquet in rovere si presta molto bene agli ambienti dove l’umidità è spesso alta, come per esempio il bagno e la cucina.

Attenzione: questo non vuol dire che l’aspetto dell’umidità non debba essere tenuto sotto controllo.

Quando si posa un parquet in rovere in bagno o in cucina, ma anche in altri ambienti della casa, è cruciale prevenire i ristagni idrici ed eliminarli qualora si dovessero presentare. In virtù della sua ricchezza in tannino, composto polifenolico molto comune nelle piante vascolari, il rovere tende, quando l’umidità raggiunge livelli eccessivi, a coprirsi di antiestetiche macchie nere.

Per evitare questa spiacevole conseguenza, basta aerare immediatamente l’ambiente dopo una doccia calda o dopo aver concluso una cottura con produzione cospicua di vapore. 

Piccolo appunto: molti professionisti consigliano, negli ambienti appena menzionati, di optare per il parquet in rovere con posa incollata. In questo modo, cosa che non accade, invece, con la posa flottante, si riesce a non lasciare spazio tra il legno e il massetto.

Un altro consiglio da considerare prevede il fatto di installare un sistema di ventilazione di qualità, per esempio un impianto VMC (ventilazione meccanica controllata). 

Il costante ricambio d’aria che garantisce, è sinonimo di maggior salubrità per gli ambienti e, grazie alla riduzione dell’umidità in eccesso, anche di durata prolungata del pavimento in parquet.

Resistenza all’usura

Il parquet in rovere spicca per la sua resistenza all’usura. Ecco perché viene spesso scelto non solo per gli ambienti domestici, ma anche per contesti a forte passaggio come i centri sportivi, i negozi su strada, i centri commerciali.

In questo caso è da preferire un parquet prefinito verniciato, piuttosto che un parquet oliato e finito sul posto, per la sua maggiore resistenza ai graffi e al logorio da calpestio.

Gestione semplice

La gestione del parquet in rovere nel tempo è sostanzialmente semplice (nonché fondamentale per mantenere a lungo la bellezza del pavimento). Per avere la certezza di ammirare a lungo il proprio parquet al massimo della bellezza, bisogna adottare alcuni piccoli accorgimenti. 

Essenziale, prima di tutto, è porre attenzione alla temperatura dell’ambiente che, idealmente, dovrebbe mantenersi attorno ai 18 – 21°C. Anche il tasso di umidità conta. In questo caso, il range ideale va dal 50 al 60%

Per quanto riguarda la pulizia ordinaria, basta procedere quotidianamente alla rimozione delle tracce di polvere e, in fase successiva, passare sulla superficie della pavimentazione un panno umido preventivamente imbevuto in acqua e detergente neutro.

Il lavaggio con la sola acqua non è una scelta azzeccata, in quanto l’azione che si concretizza non è sufficientemente sgrassante.