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Come cucinare le castagne e conservarle a lungo

Sono il frutto della stagione, buone e allettanti…le castagne. Chi di noi non le desidera, almeno un po’? Crude, arrostite nel pentolone, oppure bollite, essiccate e trasformate in un delizioso dolce. Oggi, impariamo a cucinare le castagne e a conservarle nel modo migliore perché durino, magari, per tutto l’autunno. I segreti per cuocere e conservare le castagne, risalgono in tempi antichi, metodi contadini tramandati nei secoli e ancora efficaci. Scopriamo insieme come conservare le castagne e come cuocerle! 

Un viaggio eno-gastronomico alla scoperta di Roma e della sua cucina

Scoprire una città non vuol dire solo camminare tra le sue vie, guardare i suoi monumenti e le sue peculiarità artistiche e architettoniche, ma anche addentrarsi nella sua cultura e storia. Per riuscire a vivere appieno la cultura di un posto devi andare anche alla scoperta della sua cucina!

Se stai organizzando un viaggio a Roma quindi non ti devi soffermare alla bellezza del suo Colosseo, ma per fare un’esperienza completa devi scoprire anche i piatti tipici della cucina romana, ma anche le novità proposte dal panorama eno-gastronomico di Roma.

Certo andare da soli a mangiare tra i locali romani però non ti aiuta a fare un percorso gastronomico d’eccellenza, perché i locali sono così tanti che senza una guida è impossibile scoprire le migliori proposte culinarie.

Per fare un vero viaggio gastronomico, autentico e coinvolgente e soprattutto fuori dai tradizionali tracciati turistici, ti consiglio di optare per un tour gastronomico a Roma. In città, ci sono diversi tour, ma se vuoi fare un’esperienza autentica oltre che divertente puoi optare per i tour proposti da insideat.eu. Ma quali sono le sue principali proposte? Scopriamolo insieme!

Tour gastronomico a piedi a Roma Trastevere e Campo dei Fiori

Il tour gastronomico di Insindeat è molto interessante perché non ti porta solo alla scoperta di preparazioni culinarie uniche, ma anche di alcuni dei quartieri più interessanti di Roma, che non tutti i turisti conoscono o raggiungono durante il loro soggiorno in città. Uno dei quartieri del tour gastronomico a piedi è Trastevere.

Questo è un quartiere originale e caratteristico che presenta un’atmosfera che potrebbe definire bohémien che si è contraddistinto per essere una zona del popolo e della classe operaia. In questa zone si trovano diverse birrerie artigianali, negozi d’artigianato, trattorie innovative ma anche tradizionali, in Piazza di San Callisto e in Piazza Santa Maria in Trastevere invece c’è un interessante punto di ritrovo specie per i giovani.

Campo de’ Fiori è un’altra delle zone che si possono scoprire con questo tour gastronomico, la zona è molto famosa per i suoi ritrovi notturni, ma anche per la presenza di tantissimi pub e locali. Inoltre, la sua piazza è molto popolare per il tradizionale e vivace mercato.

Il tour gastronomico che attraversa le strade di queste zone pittoresche, ti permetterà di immergerti in uno stile di vita romano davvero autentico e alla scoperta di cibo, vino, ma anche storia e arte, ma anche dolci di pregio di varie regioni italiane. Il tour inizia proprio con la degustazione di un dolce e di un espresso in una delle zone più belle della città. Man mano che si prosegue il tour sarà possibile gustare vini romani, ma anche toscani d’abbinare a salumi e formaggi biologici.

E poi durante questo tour potrai fare un’esperienza unica, assaggiando la vera pizza romana, fine e croccante prodotta da un forno locale. In questo modo è possibile addentrarsi appieno nel cuore della cucina romana e delle sue tradizioni, nel tour potrai inoltre assaggiare anche la bontà della palla di riso fritto alla romana.

Infine al ristorante si potrà scoprire la bontà di un primo piatto tipico e di vino rosso locale, per completare il tour non mancherà il gelato gourmet. Il tour può essere effettuato al mattino tra le 10:30 e le 14:30 o il pomeriggio dalle 16:00 alle 20:00.

Tour Eno-Gastronomico nei dintorni del Vaticano

Un altro tour proposto da insideat.com è quello organizzato nei dintorni del Vaticano. Il quartiere del Vaticano è molto bello e autentico, è possibile scoprire scorci unici e in lontananza osserva la cupola di San Pietro e passeggiare vicino a Castel Sant’Angelo. Durante questo tour gastronomico è possibile scoprire alcune delle prelibatezze della cucina romana, ma anche eccellenze italiane con i suoi prodotti DOC e DOP.

Il tour parte dalle mura vaticane dove è possibile godere di una tradizionale colazione accompagnata da un ottimo espresso. Man mano camminando per la città si raggiunge il mercato alimentare in un’atmosfera che incanta tutti coloro che partecipano e dove è possibile assaggiare diversi prodotti italiani come frutta e verdura fresca, mozzarella di bufala campana, parmigiano stagionato, aceti balsamici, salumi, prosciutti, formaggi biologici e tartufi.

Al ristorante, su una bellissima terrazza è possibile trovare un ristorante molto accogliente dove si può assaporare un primo tipico della cucina romana e vino locale. Infine, il tour si concluderà con un gelato artigianale. Il tour dura quattro ore e si può seguire al mattino dalle 10 alle 14.00 oppure su richiesta anche nell’orario pomeridiano tra le 16:00 e le 20:00.

Adesso che conosci questi tour gustosi pensati per scoprire la bontà dei piatti tipici romani e di alcune eccellenze italiane, non puoi assolutamente perderteli durante un viaggio a Roma.

Alla prossima,

Silvia

pulire il polpo

Come pulire il polpo fresco e ammorbidirlo per le tue ricette

Come pulire il polpo? Come renderlo morbido e pronto per le nostre ricette a base di pesce? Scopriamolo insieme!

Tra i molluschi commestibili il polpo è quello con la carne più gustosa…ma per far sì che il polpo sia morbido, gustoso, e ideale per tutte le tue ricette si deve fare un po’ di fatica per pulirlo. Quel che conta nella pulizia del polpo fresco è sicuramente l’uso dell’acqua e della forza. Ma vediamo nel dettaglio come pulire in modo corretto il polpo fresco!

I primi passi per pulire il polpo fresco

La cosa più importante per pulire bene il polpo fresco è lavare per bene l’esterno e l’interno del corpo. Il polpo dev’essere messo sotto acqua corrente fredda. Per pulire il polpo dalla sabbia lo si deve sfregare più volte partendo dalla testa sino a raggiungere i tentacoli, questi ultimi dalla parte interna ed esterna.

Il polpo dopo essere stato lavato, lo si deve asciugare con un panno pulito. Fate attenzione durante l’asciugatura in quanto questo tende a scivolare. Adesso stendete il polpo su uno strofinaccio, in modo che la stoffa eviti lo scivolamento di cui parlavamo prima.

Con un coltello piccolo ma affilato incidete la testa sotto gli occhi ed eliminateli. Gli occhi sono la prima cosa da togliere insieme al “becco” che si trova sotto la sacca della “testa”,  tra i tentacoli.

Come ammorbidire il polpo fresco

Fatto questo dovete ammorbidire il più possibile la carne del polpo. Il polpo viene già “sbattuto” dopo essere stato pescato, dato che si uccide con dei colpi mirati alla testa e lo si sbatte con forza proprio per evitare che le fibre si irrigidiscano. Quando si provvede a pulire il polpo appena pescato, si consiglia comunque di batterlo nuovamente al fine di renderlo ancora più tenero.

Si consiglia di battere il polpo con un batticarne, possibilmente con quello a forma di martelletto le cui punte spezzano le fibre e rendono la carne ancora più tenera.

A questo punto incidete di nuovo la sacca e togliete gli organi interni, quindi lavate ancora per bene il polpo in acqua corrente e asciugatelo con cura come prima.

L’ultima attenzione che dovete avere è per le ventose che possono trattenere sabbia al loro interno. Per cui, quando rilavate il polpo sciacquate bene l’interno dei tentacoli e dopo averlo asciugato controllate le ventose meglio che potete per evitare quel fastidio di ritrovarsi dei granelli di sabbia sotto i denti nel mangiarlo.

Adesso il polpo è pronto per la cottura e per qualsiasi ricetta vogliate sperimentare, come ad esempio il polpo con patate. Un piccolo trucco…se volete che i tentacoli vengano “arricciati” come quelli dei polpi che si vedono nei cartoni animati fate bollire l’acqua e poi immergete ed estraete il polpo diverse volte.

I tentacoli si ammorbidiranno col caldo e si irrigidiranno quando li tirate fuori creando così i “riccioli” che stavate cercando.

Alla prossima! 

Ricetta Apple Pie inglese originale: scopri come prepararla!

Apple pie è la parola inglese che indica la torta di mele (la lingua inglese distingue tra “cake” torta cremosa e “pie” ovvero crostata). Sì, proprio quella della nonna che ci piace tanto insieme al tea. Eppure non se ne vedono più tante, in giro, ed è un vero peccato. Perché invece nei paesi di cultura anglosassone questa ricetta è immortale! E dire che in origine non aveva proprio niente a che vedere con la terra della Regina Elisabetta, ma vi arrivò solo in un secondo momento.

La torta di mele nasce in Francia verso la metà del XIV secolo, quando un cuoco di nome Taillevent che aveva lavorato nei migliori monasteri d’Europa decise di lasciare ai posteri le sue ricette, tra cui la ben nota “tarte aux pommes”. Il libretto passò di mano in mano e si diffuse, grazie ai viaggiatori fino a giungere in Inghilterra dove divenne il dolce nazionale. Vediamo insieme qual è la ricetta Apple Pie inglese originale. 

Prodotti tipici siciliani: i migliori da provare assolutamente

La Sicilia è una regione che offre una cultura culinaria unica al mondo perché influenzata dagli arabi, dagli spagnoli, e dalle civiltà che contraddistinguono anche le sue radici culturali. Quando si fa un viaggio in Sicilia è possibile gustare i prodotti siciliani tipici e vivere dei momenti di pura goduria, magari mentre si addenta un cannolo o un arancino (o arancina).

Ma quando non si è più in Sicilia come poter riscoprire questi sapori? Io ti consiglio di provare i prodotti tipici siciliani di www.doncannolo.it, che ti fanno ritornare con la mente e con il palato in questo paese. Ma adesso che sai dove trovare queste prelibatezze, anche se non sei in Sicilia, scopriamo insieme quali sono i prodotti tipici siciliani da provare almeno una volta nella vita. 

1-Cannoli di Ricotta

Al primo posto della mia classifica non potevano che esserci i cannoli alla ricotta! Questo è un dolce siciliano famoso in tutto il mondo e conosciuto per la croccantezza della pasta e per il suo ripieno cremoso ricco di ricotta di pecora e gocce di cioccolato o canditi. Il cannolo molto probabilmente ha origini saracene, e inizialmente questo dolce veniva preparato durante il carnevale, con il passare del tempo però questi sono diventati un must.

2-Arancini al ragù

Chi non ama gli arancini? Gli arancini al ragù sono tra le prelibatezze della cucina siciliana, questi si presentano di forma tonda (che ricorda quella di un’arancia) oppure di forma conica. La loro ricetta è famosa in tutto il mondo e prevede la preparazione del riso condito poi con del ragù, piselli e mozzarella o formaggio filante.

3-Brioche con il tuppo

In Sicilia la colazione estiva prevede granita e brioche con il tuppo, chi non ha mai provato almeno una volta durante le sue vacanze a iniziare così la sua giornata? Se ti sei innamorato di queste soffici brioche dalla testa tonda (il tuppo), allora devi sapere che sono tipiche della tradizione siciliana e si presentano con un colore scuro al di fuori e un cuore morbido, grazie al suo impasto soffice.

4-Cassate di ricotta

Se sei goloso come me, allora non devi assolutamente perderti le cassate di ricotta. Questo dolcetto si presenta di forma tonda, glassato in superficie e con una ciliegina rossa che completa il pasticcino. Al suo interno invece si trova una pasta morbida ripiena di ricotta di pecora, questa può essere anche condita anche con canditi oppure gocce di cioccolato.

5-Frutta martorana

Un prodotto siciliano che mi ha conquistato è la frutta martorana. Questi piccoli pasticcini si presentano con la forma di vari frutti come le banane, le fragole, le pere, i fichi o le nespole. I pasticcini oltre ad avere la forma di frutti di piccole dimensioni sono realizzati con la pasta di mandorla e il miele, e poi colorati in base al tipo di frutto che vogliono rappresentare.

6-Cassatelle di Agira

Le cassatelle di Agira sono dei dolci tipici della gastronomia siciliana e più precisamente di quella ennese. Sono originari della cittadina di Agira e sono diffusi ad Enna e anche in altre zone della Sicilia orientale. Le cassatelle si presentano con una forma a mezzaluna, creata con la pasta frolla. Queste sono tenere e ripiene con un impasto fatto di impasto di cacao, farina di ceci, mandorle tritate, scorza di limone e zucchero.

7-Pistacchi di Bronte

Tra i prodotti tipici siciliani ci sono sicuramente i pistacchi di Bronte. Ancora oggi penso al gelato fatto con questi deliziosi pistacchi! Il pistacchio di Bronte è una varietà che vanta il fregio di prodotto DOC ossia di Denominazione di origina protetta e la zona di produzione principale è a Bronte, Biancavilla e Adrano.

8-Cioccolato di Modica

Infine, l’ultimo prodotto siciliano che devi assolutamente provare è il cioccolato di Modica. Il cioccolato modicano si ottiene con una lavorazione a freddo del cioccolato che serve a escludere la fase del concaggio. L’anno scorso, il cioccolato di Modica ha ottenuto il riconoscimento IGP da parte dell’Unione Europea.

saltimbocca alla romana

Saltimbocca alla romana: storia e ricetta originale di un piatto tradizionale!

L’altro giorno dopo diverso tempo ho preso in mano nuovamente il libro di Pellegrino Artusi. Sono certa che tutte le vostre mamme ne hanno uno! Anche la mia lo ha!

Il libro dell’Artusi è una guida culinaria unica, all’interno di questo è possibile trovare le principali ricette regionali italiane, si parte dagli antipasti e si arriva ai dolci. Il libro ha l’odore della carta ingiallita nel tempo, la copertina è spessa e si mantiene bene, all’interno c’è ancora la saggezza e la conoscenza del suo autore.

Sfogliando questo libro mi sono imbattuta nella ricetta dei saltimbocca alla romana. Li conoscevo già, li avevo mangiati e assaporati varie volte, anche nelle trattorie nei dintorni di Roma. Eppure leggere questa ricetta mi ha fatto venire voglia di prepararli di nuovo e di riportarvi la ricetta originale dei saltimbocca alla romana!

Se non avete la guida dell’Artusi, fate come me, acquistatene una copia! Certo preferisco “rubare” il libro a mia madre, ma mi ha fatto notare che anche lei ne ha bisogno. Quindi ho dovuto comprare la mia copia su Amazon! Comunque mi è costata solo 5,90 quindi non è stato un grande investimento! 😀 Una curiosità, mentre cercavo il libro ho scoperto che molti cercano questa ricetta con il nome di saltimbocca alla romagna, non so il perché, ma posso assicurarti che il nome giusto e originale è Saltimbocca alla Romana 😀

Se anche tu ti imbatti in quest’errore non ti preoccupare, perché anche alla voce saltimbocca alla Romagna, si viene reindirizzati alla giusta ricetta ossia quella dei saltimbocca alla romana! Mi sono dilungata! E ho dimenticato di dirti qual è il libro della ricetta! Puoi trovare questa (ricetta n.222) e tante altre ricette sfiziose e tradizionali in: La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene di Pellegrino Artusi. 

Saltimbocca alla romana: storia breve

Molti piatti non hanno un origine specifica, sono il tempo e la storia che spesso fanno sì che un piatto divenga il simbolo di una città o di una regione. L’Italia è tra i paesi più noti per la sua cucina e per le innumerevoli varietà regionali che identificano un popolo e una cultura specifica. 

Oggi viviamo in un mondo in cui anche la cucina si è globalizzata, e noi stessi, non mangiamo più solo le cose che rappresentano le nostre tradizioni, ma tendiamo a consumare anche piatti che esulano dalla nostra posizione geografica. Ammiriamo, assaggiamo e prepariamo piatti provenienti da tutto il mondo.

Nonostante ciò, in fondo, rimane sempre l’amore per la cucina del proprio paese, e proprio grazie alla tradizione e all’amore per il cibo che possiamo vantare piatti antichi ma tutt’oggi gustosi e ricercati.

Io quando viaggio in Italia cerco sempre di assaggiare la cucina romanesca. Ad esempio, a Roma e dintorni ho mangiato spesso piatti tipici come: la carbonara, l’amatriciana, la porchetta di Ariccia, gli straccetti alla Romana e non fatemi continuare! Altrimenti la lista non finisce più! Tra i miei piatti preferiti, naturalmente ci sono i saltimbocca alla Romana.

In molti affermano che i saltimbocca siano di origine bresciana, ma grazie a un grande critico culinario Pellegrino Artusi, sappiamo che questo piatto, era preparato sin dalla fine dell’ottocento da una storica trattoria romana. La trattoria che servì per prima i saltimbocca era chiamata “Le Venete”. Questa fu la prima trattoria a proporli, ma non l’ultima dato che ancora oggi, i saltimbocca alla romana vengono serviti nei migliori ristoranti e nelle migliori trattorie di Roma e provincia.

Saltimbocca alla Romana: la ricetta passo passo

La ricetta dei Saltimbocca alla Romana è molto semplice, non necessità di grandi abilità culinarie, bisogna solo comprare gli ingredienti giusti e lasciarsi trasportare dalla passione per la cucina.

Per preparare degli ottimi saltimbocca alla romana, gli ingredienti necessari sono:

Saltimbocca alla romana

  • Fettine di vitello ( io consiglio la Noce del vitello per ottenere dei saltimbocca alla romana che si sciolgono in bocca)
  • Prosciutto crudo (anche qui il Parma è il migliore, ma potete optare anche per il nazionale)
  • Vino Bianco
  • Foglie di Salvia
  • Burro
  • Sale e pepe q.b
  • Fecola di patate

Preparazione dei Saltimbocca alla Romana

Per realizzare questa gustosa ricetta, prendete le fettine di vitello, se non sono sottili potete decidere di batterle leggermente.

Le fettine di noce di vitello saranno sicuramente molto grandi, dunque tagliatele una volta a metà, preparate le fettine in fila, salate e pepate leggermente la carne, e procedete con il ripieno, inserite al loro interno una fettina di prosciutto crudo e la salvia fresca, una volta fatto ciò fissate il tutto con uno stuzzicadenti.

Una volta preparati tutti i saltimbocca che desiderate, mettete il burro in padella, lasciatelo sciogliere delicatamente senza bruciarlo, e mettete tutti i vostri saltimbocca nella padella. Lasciate rosolare bene ogni parte, mentre cuociono sfumate con un mezzo bicchiere di vino bianco e lasciate terminare la cottura della carne.

Una volta cotti, prendete con una pinza da cucina i saltimbocca, e ad uno a uno metteteli su un piatto, nel frattempo accendete a fiamma bassa il sugo che è rimasto nella padella, mettete un mezzo cucchiaino di fecola di patate, e lasciate addensare per mezzo minuto, fatto ciò mettete la salsa che si è creata sopra i saltimbocca alla romana.

Vi ho fatto venire voglia di andare a Roma? Allora vi consiglio di scoprire anche il nostro articolo su cosa fare la sera a Roma 🙂

Ah…Buon Appetito 🙂

Pasteis de Belém

Pasteis de Belèm o de Nata: la ricetta originale portoghese

Un dolce tipico di Lisbona e del Portogallo, da mangiare almeno una volta quando si raggiunge questa bellissima nazione è il: Pastel de Belèm. Questo è conosciuto anche con altri nomi come: Pastel de Nata, Pasteis de Belèm o Pasteis de nata Belèm (Pasteis è il plurale di Pastel). Qualunque sia il nome con il quale si desidera chiamarlo sicuramente questo dolce è unico per preparazione e gusto. Ma quali sono gli ingredienti e qual è la ricetta dei pasteis de Belèm? Scopriamola insieme!

Pasteis de Belèm ricetta: gli ingredienti

Per preparare l’impasto di circa 10 pasteis de belem hai bisogno di:

  • 172,5 gr di Farina
  • 230 ml di Acqua
  • 1 pizzico di sale
  • 200 gr di burro o margarina

Per la crema invece avrai bisogno di: 

  • 1 litro di Latte
  • Baccelli di Vaniglia
  • 3 tuorli d’uovo
  • 150 ml di latte condensato
  • 200 gr di zucchero
  • 3 cucchiai di amido di mais

Come preparare il Pastel de Belèm o de Nata?

Per preparare correttamente i pasteis de nata o belèm devi partire dalla pasta. Per fare correttamente l’impasto di questi dolcetti devi:

  • Porre tutti gli ingredienti (tranne il burro) all’interno di un robot da cucina con attacco a foglia
  • Lasciar girare lentamente sino a quando la pasta non diventa morbida e omogenea
  • Adesso esci la pasta dal robot e stendila con un mattarello aiutandoti con la farina 
  • Ora al centro metti il burro a pezzi grandi e poi piega la pasta per tre volte e stendi nuovamente la pasta con il mattarello
  • Lascia riposare la pasta per almeno 30 minuti 
  • Adesso apri di nuovo l’impasto, piega le due estremità a metà e poi piegale nuovamente e passa il mattarello
  • Lascia riposare nuovamente l’impasto per 30 minuti e ripeti l’operazione sopra illustrata altre due volte
  • Infine, copri l’impasto con della pellicola e lascialo riposare per almeno 12 ore 

Come preparare la crema dei Pasteis de Belém

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La crema dev’essere preparata con un procedimento molto simile a quello che usi per la “pasticcera”. Dunque, per la preparazione della crema: 

  • Miscela le uova, lo zucchero e l’amido di mais a freddo 
  • Aggiungi il latte normale e quello condensato
  • Ora sposta tutto su un pentolino a fuoco basso 
  • Mescola sino a quando la crema non è cotta
  • Lascia raffreddare la crema a temperatura ambiente in una coppa

Come assemblare i Pasteis dé Nata o Belém?

Adesso arriva la parte finale della ricetta ossia l’assemblaggio di questi deliziosi dolcetti! La prima cosa che devi fare e uscire l’impasto e prendere un mattarello infarinato e stendilo sino a ottenere una sfoglia sottile. Ora prendi delle coppette in acciaio o antiaderenti che ti permettano di creare dei cestini ideali per contenere la crema.

Ora versa in ognuna di queste la crema con il sac-a-poché. Fatto ciò cuoci le pirottine in forno preriscaldato a 180 gradi per 10/15 minuti, quando la pasta e la crema sarà cotta bene (attenzione a non farli scurire troppo) esci le coppette e toglile dalle coppette in acciaio o alluminio, e infine lasciale raffreddare. Una volta raffreddate se vuoi puoi finire di decorarle con dello zucchero a velo (la ricetta originale non prevede l’uso dello zucchero a velo, quindi è a tua discrezione).

apple pie americana

Apple Pie americana: ricetta originale statunitense

Pronto a scoprire la ricetta originale americana della Apple Pie? Questo dolce ormai famoso in tutto il mondo, in realtà nasce in Francia, nel tempo però questo raggiunge l’Inghilterra e qui diventa così popolare da rappresentare uno dei dolci più caratteristici della tradizione britannica, infatti la ricetta della Apple Pie Inglese nasce prima di quella americana.

Inoltre, furono proprio gli inglesi a portare la Apple Pie con sé nel nuovo mondo e diffondere la ricetta nelle colonie americane che l’adottarono felicemente al punto che oggi c’è un detto che dice “as american as an apple pie” (Questa espressione di solito si usa quando s’indica un oggetto è americano come la torta di mele, quindi prettamente tipico degli Stati Uniti).

Apple Pie Americana ricetta: gli ingredienti

Negli Stati Uniti la base per l’impasto della Apple Pie prevede: 

  • 500 g di farina
  • 250 g di burro
  • 50 g di zucchero a velo
  • 1 pizzico di sale
  • 1 cucchiaio di aceto di sidro di mele
  • 7 cucchiai di acqua fredda

Per la farcitura:

  • 4 o 5 mele sbucciate e tagliate a pezzi
  • 1 cucchiaio di cannella in polvere
  • 100 g di zucchero di canna
  • 1 un cucchiaino di estratto di vaniglia
  • 50 g di burro
  • 3 cucchiai di farina di mais
  • 1 tuorlo
  • 2 cucchiai di succo di limone

Apple Pie Americana: come si prepara?

Poni in una ciotola la farina con il burro ammorbidito a pezzi e lo zucchero a velo. Lavora il tutto e man mano aggiungi l’acqua, il sidro di mele e il sale. Quando è pronta la pasta dividila in due panetti e lasciala riposare in frigo per un’ora. Intanto mescola i pezzi di mela con lo zucchero di canna, la cannella, la vaniglia, la farina di mais e il limone.

Sciogli il burro in padella, unite le mele e fai cucinare fino alla doratura. Quindi aggiungi la farina di mais con limone e mescola per alcuni minuti.

Stendi l’impasto e crea due cerchi, adesso sistema il primo sul fondo imburrato e infarinato di una tortiera, fai dei buchi con la forchetta e infornala con sopra dei ceci crudi, per circa 15 minuti.

Una volta cotta, versa sopra la farcitura e chiudi la torta con il secondo cerchio (tagliuzzando la superficie per far sfiatare) e spennellate con tuorlo d’uovo. Inforna per 45 minuti a forno preriscaldato a 180 gradi, e il gioco è fatto! Oh yeah! Qual’è la vostra ricetta della torta di mele? Condividetela con noi (A meno che non sia un segreto! :P)

New York Cheesecake..

New York Cheesecake: ricetta originale americana

La New York Cheescake è ormai un dolce famoso in tutto il mondo e preparato in innumerevoli varianti. Le origini di questo dolce sono davvero molto antiche e ben lontane dagli Stati Uniti, infatti sembra che questo dolce sia nato nell’antica Grecia, quando un dessert simile veniva servito agli atleti prima dei giochi e delle gare. La ricetta fu poi esportata in tutta l’Europa dai romani e poi arrivo in America solo verso la fine dell’ottocento.

Anche se le sue origini sono molto antiche, oggi questo dessert prende il nome di cheesecake grazie a James L. Kraft, lattaio statunitense, che inventò il formaggio fresco che oggi tutti noi conosciamo come Philadelphia, che utilizzo per la creazione anche del dolce “al formaggio”. Esistono davvero tante varianti di questo dessert ma una delle più apprezzate è la New York Cheesecake, che ha conquistato prima gli abitanti della “grande mela” e poi tutto il resto del mondo. Ma come si prepara la New York Cheesecake? Scopriamolo insieme!

New York Cheesecake ricetta: ingredienti dell’impasto

  • 85 g di Burro 
  • 140 g di Biscotti Digestive
  • 1 cucchiaio di zucchero semolato 

Ingredienti per il ripieno della New York Cheesecake

  • 900 g di Philadelphia o di Quark 
  • 250 g di zucchero semolato
  • 3 cucchiai di farina 00 
  • Estratto di vaniglia o ripieno del baccello di vaniglia
  • Scorza di un limone grattugiato 
  • 2 cucchiaino di succo di limone
  • 3 uova intere 
  • 1 tuorlo d’uovo
  • 250 ml di panna acida (se non la trovi puoi usare il latticello o la panna fresca)

Ingredienti per la copertura

  • 150 ml di panna acida (panna fresca o latticello)
  • 1 cucchiaio di zucchero bianco semolato
  • 2 cucchiai di succo di limone 

Preparazione della base

La prima cosa da fare è preparare la base della New York Cheesecake, questa è molto semplice da preparare:

  • Scogli leggermente il burro in un microonde o in un padellino 
  • Con il mixer tritura i biscotti digestive
  • Metti lo zucchero nel mixer con i biscotti triturati 
  • Ora versa il burro a filo all’interno del bicchiere del mixer
  • Metti della carta forno sulla teglia e crea la base di biscotti e mettila in frigo per un’ora

New York Cheesecake: come preparare la crema e la glassa

Una volta preparata la base della New York Cheesecake, devi procedere alla preparazione della crema:

  • Prendi un mixer e inserisci al suo interno il formaggio, lo zucchero e la farina 
  • Sbatti le uova e poi aggiungile al formaggio
  • Aggiungi l’estratto di vaniglia, succo di limone e la panna acida
  • Una volta aggiunti gli ingredienti man mano fai girare il mixer sino a ottenere una crema densa e gustosa

Per la glassa della New York Cheesecake: 

Miscela insieme la panna acida, lo zucchero e il succo di limone creando una glassa da porre sulla torta una volta cotta.

New York Cheesecake ricetta: come preparare la torta

New York Cheesecake..

Tira fuori la base di biscotti dal frigo e aggiungi la crema che hai preparato. Una volta che avrai assemblato la torta, potrai mettere la torta a cuocere nel forno preriscaldato a una temperatura di 180 gradi, statico. Lascia cuocere la torta per dieci minuti, dopo di ché abbassa la temperatura del forno a 140 gradi e lascia cuocere per altri 40 minuti. Terminata la cottura lascia raffreddare la torta almeno per due ore all’interno del forno. Adesso esci la torta raffreddata dal forno e poi glassa la New York Cheesecake facendo attenzione a non rovinare la superficie. Infine, conserva la torta in frigo per almeno 8 ore prima di servirla ai tuoi ospiti.

Ti è piaciuta la ricetta della New York Cheesecake? Condividila e Fammi sapere che ne pensi!

Alla prossima,

Silvia

piatti tipici norvegesi

Piatti tipici norvegesi: 10 piatti da provare durante il tuo viaggio in Norvegia

Stai pensando di organizzare un viaggio a Oslo o un tour tra i Fiordi? Se ti stai chiedendo anche cosa mangiare durante la tua vacanza e quali sono i piatti tipici norvegesi da provare, sei nel posto giusto! Infatti, in questa guida culinaria andremo a scoprire alcuni dei piatti tipici della Norvegia.

Come ogni paese anche la Norvegia ha un patrimonio culturale in campo culinario ricco di tradizioni che ancora oggi nei paesi e nelle città norvegesi vivono e si tramandano di generazione in generazione.

Le ricette naturalmente anche se hanno un leit motiv unico, si trasformano e cambiano leggermente a seconda della famiglia che le prepara o delle regioni in cui si degustano. In quanto, anche se le ricette possono sembrare simili, ogni zona della Norvegia prevede delle piccole modifiche dovute anche alla storia e alle tradizioni del luogo.

Pronti a partire per un viaggio gustoso? Andiamo a scoprire cosa mangiare in Norvegia e quali sono i piatti tipici norvegesi da provare!

1. Fårikål

piatti tipici norvegesi

Foto di A-met.no

Uno dei piatti tipici norvegesi tra i più conosciuti e preparati in tutta la nazione è la Fårikål. Questo piatto è uno dei più preparati durante le feste, e spesso si cucina un giorno prima, perché a detta dei norvegesi il piatto risulta più gustoso il giorno dopo. La Fårikål è un piatto a base di cavolo cappuccio e carne di agnello o di pecora.

All’interno di una pentola dunque si alternano foglie di cavolo e agnello, si condisce il tutto con sale e pepe, e si cosparge ad ogni strato della farina di frumento che permetterà di ottenere infine una salsa vellutata e gustosa.

Dopo di ché si versa l’acqua nella pentola e si fa cucinare il tutto per circa tre ore sino a quando la carne non diventa tenerissima. Il piatto di solito viene servito con delle patate bollite.

2-Tradisjonell Ertesuppe

Un piatto tradizionale norvegese che proviene dalla cultura contadina è la Tradisjonell Etersuppe. Questa zuppa viene preparata tutto l’anno e in alcune zone diventa un piatto ideale anche per i giorni di festa. La Tradisjonell Etersuppe è una zuppa con piselli, verdure, aromi come timo e alloro e stinco di maiale. Come tutti i piatti tipici della Norvegia anche questa zuppa è abbastanza corposa e calorica, ideale per i periodi più freddi.

3-Kålruletter

piatti tipici norvegesi

Il Kålruletter è un piatto che ricorda un po’ la cucina dell’est. Gli involtini di cavolo infatti sono preparati in tantissime regioni dell’est europa, ma vediamo insieme come vengono preparati quelli norvegesi. Questi involtini sono ripieni di carne macinata, spezie e fecola di patate.

Una volta preparati gli involtini vengono immersi in una salsa realizzata con il brodo di carne, infine questi sono serviti con mirtilli rossi e patate bollite. Il Kålruletter viene preparato anche con una salsa bianca, simile a un olandese e con bocconcini di pancetta fritta.

4-Seibiff med løk

piatti tipici norvegesi

Foto di Norway.com

Il Seibiff med løk è un piatto tipico norvegese che prevede semplicemente un filetto di pesce Seibiff abbinato alle cipolle. Questo piatto norvegese così famoso che persino la Findus ha realizzato un prodotto surgelato per il mercato norvegese che permette di cucinare a casa e in poco tempo il Seibiff con cipolle. Gustandolo al ristorante, decisione sicuramente migliore, il piatto si presenta con un filetto gustoso di Seibiff saltato con burro o margarina e abbinato a delle gustose cipolle caramellate.

5-Lapskaus

piatti tipici norvegesi

I piatti tipici norvegesi sono davvero gustosi per chi ama la cucina saporita e calorica del nord europa! Tra questi è necessario citare il Lapskaus un piatto preparato in tutta la Norvegia. Il Lapskaus è uno stufato cucinato con carne di manzo a cubetti e burro di base, dopo di ché si aggiunge il brodo e si fa cuocere per circa due ore, insieme a patate e verdure a cubetti. La cottura dev’essere molto attenta per farsi che le verdure non si sciolgano eccessivamente, di solito queste vengono messe nel brodo dopo che la carne ha cucinato almeno un’ora da sola.

6-Persetorsk

Un piatto tradizionale di Bergen è il Persetorks. Questo è un filetto di merluzzo che viene cosparso di sale, zucchero e acqua e poi lasciato sotto un peso per una macerazione di circa 24 ore. Una volta passate le ventiquattrore, bisogna lavare il pesce dal sale e dallo zucchero e tagliarlo a pezzi grandi. Il pesce dev’essere poi fatto bollire e lasciato riposare a bagno per almeno dieci minuti in acqua calda. Una volta pronto dev’essere servito con le uova sode saltate nel burro e nel coriandolo, e con carote e patate bollite.

7-Røkt laks

piatti tipici norvegesi

Uno dei piatti norvegesi da provare obbligatoriamente è il Røkt laks ossia il Salmone affumicato. Naturalmente il salmone affumicato norvegese non lo trovi sottovuoto, a straccetti e chiuso nella plastica come al supermercato. Mangiare il salmone affumicato in un ristorante vuol dire gustare un filetto di salmone che è stato affumicato all’interno di un affumicatoio a legna. Il sapore è davvero divino!

8-Tørrfisk

Un altro piatto tipico norvegese che conosciamo tutti in Italia è il Tørrfisk ossia lo stoccafisso. Lo stoccafisso è un merluzzo che viene fatto seccare al sole, per una conservazione più lunga e duratura. Certo lo stoccafisso per molti non è un piatto prelibato, c’è da dire però che in Norvegia, viene utilizzato in svariate ricette, come all’interno di zuppe o stufati di pesce. Io consiglio di provarlo, qualunque sia la declinazione in cui viene preparato, perché è davvero gustoso.

9-Lutefisk

piatti tipici norvegesi

piatto tipico della Norvegia

Un piatto molto famoso della Norvegia, ma che io non mangerò ne assaggerò mai più in vita mia è il Lutefisk. Il Lutefisk è lo stoccafisso conservato a mollo in soda caustica e acqua. Questo viene poi cotto al forno e servito con: senape, pancetta rosolata, patate e i piselli dolci. Tu ora ti stai chiedendo perché non mangerai più il Lutefisk? Perché è conservato nella soda caustica! E per quanto voglio provare a dimenticare, ma l’odore e il sapore di quella “salamoia” continua a tornarmi alla mente!

10-Ribbe

Infine, tra i 10 piatti tipici norvegesi da provare troviamo il Ribbe. Il Ribbe è un arrosto di maiale che viene servito con delle salse, con polpette, crauti, patate bollite e salsicce. Questo è un piatto completo molto mangiare durante i giorni più importanti, quando si riunisce la famiglia.

Dolci e alcolici da provare in Norvegia

piatti tipici norvegesi

Se stai partendo per la Norvegia oltre ai piatti tipici norvegesi io ti consiglio di assaggiare altre piccole chicche di questo paese.

Se ami i frutti di bosco e in particolare le more un dolce che non ti deluderà è sicuramente il Multekrem un dessert creato con le buonissime more artiche e con la panna montata.

Da non perdere poi troviamo i Småkaker ossia i biscotti natalizi, perfetti se raggiungi il paese durante il periodo di Natale, tra i biscotti natalizi più amati ci sono i Pepperkaker ossia gli omini di pan di zenzero. Infine, da provare ci sono l’Acquavite e il Gløgg.

L’acquavite è una bevanda nazionale norvegese, un distillato che proviene dalle patate e che poi viene aromatizzato con: coriandolo, aneto, anice, finocchio e cumino. Infine, un po’ come in Trentino Alto Adige, anche in Norvegia è possibile assaggiare il Vin Brulè preparato con vino, miscele d’erba, uvetta secca e mandorle.

Ti è piaciuto questo viaggio alla scoperta dei piatti tipici norvegesi? Fammelo sapere con un commento!

Alla prossima,

Silvia