Lungo il litorale adriatico della penisola salentina, a metà strada tra Otranto e Tricase, sorge uno splendido borgo dalle origini antichissime. Si tratta di Castro, un luogo magico, la cui atmosfera e posizione sorprendono e la cui natura ammalia ogni visitatore.
Castro: uno dei borghi più belli del Salento
Castro è uno dei 55 comuni ad economia prevalentemente turistica della regione Puglia, elenco stilato ogni tre anni allo scopo di certificare le realtà a vocazione turistica di questa magnifica regione. A determinarne l’attribuzione alla lista sono state le straordinarie bellezze paesaggistiche del suo territorio, a partire dalla posizione del borgo antico, arroccato su una ripida scogliera a ridosso delle acque limpide dell’Adriatico.
A completare il ricco curriculum della cittadina figura un altro riconoscimento ambitissimo da tutte le realtà a vocazione turistica: la Bandiera Blu della FEE (Foundation for Environmental Education), che certifica la bellezza e la pulizia delle sue spiagge.
E per godere al meglio di tutto ciò, non esiste scelta migliore dell’ Hotel Panoramico nel Salento, elegante struttura a 4 stelle affacciata sul mare e distante soli 150 metri dalla linea di costa.
La storia e le bellezze architettoniche di Castro
L’antica Castrum Minervae di epoca romana fu una delle prime fondazioni del Salento e, fino al XIX secolo, anche una delle realtà più importanti, essendo stata elevata prima a rango di contea, quindi a sede vescovile.
Il nome originario sarebbe dovuto alla presenza di un tempietto dedicato alla dea Minerva, citato anche da Omero nell’Eneide. A dominare l’attuale centro abitato insiste il Castello aragonese, edificato nel corso del XII secolo ma ancora perfettamente integro. La struttura ospita, nelle sale di rappresentanza e nel torrione orientale, il Museo Civico Antonio Lazzari, con la mostra archeologica “Castrum Minervae: tra Greci e Messapi”, che espone i reperti provenienti dalle campagne di scavo effettuate nel circondario.
A completare la triade dei siti che meritano una visita anche l’ex Cattedrale, costruita nel XII secolo, e il Palazzo Vescovile. Ma ad incantare il visitatore sono soprattutto la natura circostante e la posizione dell’abitato, letteralmente aggrappato ai rilievi costieri che digradano dolcemente verso il mare.
Tra grotte e falesie
Il territorio di Castro è noto soprattutto per la bellezza delle proprie coste. Le falesie che piombano in mare ospitano ampie grotte che, grazie ai segreti che custodiscono, hanno acceso la fantasia di studiosi e speleologi.
Tra le più suggestive figurano la grotta Zinzulusa, che deve il suo nome all’abbondanza di concrezioni calcaree che spuntano dalle sue pareti (le stalattiti e le stalagmiti in dialetto vengono definite “zinzuli”) e la grotta Romanelli, che fu il rifugio di un uomo vissuto durante il periodo paleolitico.
Splendida la natura che cinge l’abitato, la cui bellezza culmina nel vicino Parco delle Querce, recintato con alcune file di muretti a secco, di recente entrati a far parte della lista dei beni protetti dall’Unesco.
Una passeggiata qui vuol dire respirare il profumo delle essenze selvatiche e osservare la natura mediterranea in tutto il suo splendore: in zona abbondano specie come il leccio, il nespolo, l’alloro, l’edera, il biancospino e l’orchidea.