Tutti coloro che lavorano nell’ambito della ristorazione, sanno perfettamente come ci siano delle divise da cucina ben precise che devono essere indossate. Ciascun componente di uno staff in cucina deve chiaramente indossare un abbigliamento che sia anche adatto al ruolo specifico che ha in questo ambiente.
È chiaro che un cameriere dovrà indossare un abbigliamento differente rispetto a chi lavora come cuoco. L’obiettivo finale non è tanto quello di fare in modo che i commensali possano riconoscere le varie figure presenti in cucina, ma più che altro apparire sempre in perfetto ordine, indossando delle divise che chiaramente siano adeguate all’ambiente di lavoro, come quelle proposte da AI23 Divise Professionali.
Quali caratteristiche deve avere l’abbigliamento da cucina
Le divise da cucina devono avere delle caratteristiche ben precise. Ad esempio, si deve trattare di capi d’abbigliamento in grado di garantire un ottimo livello di leggerezza, praticità, ma al contempo devono essere in grado di resistere senza problemi allo sporco, così come all’usura. Infine, devono essere semplici da pulire. Di conseguenza, ecco che questi abiti devono essere realizzati con dei tessuti traspiranti e morbidi, di buona fattura. L’aspetto estetico è fondamentale per chi lavora in cucina e avere sempre la propria divisa ben ordinata e pulita è sinonimo di qualità sotto ogni punto di vista.
La giacca che indossa lo chef
Una delle divise fondamentali in cucina è senz’altro quella che indossa lo chef. Si tratta di una sorta di seconda pelle per chi fa il cuoco di professione. In fondo, è anche una sorta di simbolo di professionalità e di ordine. Di conseguenza, guai a pensare che la giacca da chef sia esclusivamente una divisa da lavoro, ma è qualcosa che appartiene alla storia e alla carriera della persona prima di tutto e poi del professionista che lavora in questo ambito.
Nella maggior parte dei casi, la giacca da chef è di colore bianco: non è un caso, dal momento che si tratta di una tonalità in grado di trasmettere un alto grado di pulizia, ma anche di purezza. Spesso e volentieri questa divisa è dotata di doppiopetto e di colletto alla coreana. Con il passare del tempo, la giacca da chef può contare su un’unica fila di bottoni che vengono collocati di solito di lato, ma ci sono anche numerosi dettagli che possono raccontare la personalità dello chef o anche le specifiche necessità del ristorante. Anche il colore bianco è stato un po’ sdoganato, visto che sono sempre di più le divise da chef di colore nero oppure grigio.
La giacca di uno chef deve essere il più possibile funzionale e, al tempo stesso, anche elegante. Un altro aspetto molto importante da mettere in evidenza è che la giacca da chef possa essere lavata in modo semplice e rapido, in maniera tale da poter rispondere sempre ad alti livelli di igiene e di sicurezza.
Gli accessori più adatti per lo chef
Non c’è solamente la casacca, ma anche i pantaloni, che devono essere abbinati alla giacca. Detto questo, spesso e volentieri ormai queste divise da chef sono dotate di una serie di accessori, come ad esempio lo scollino e il torcione. Nel primo caso si tratta di un accessorio che ormai si fa sempre più fatica a vedere e trovare: qualche decennio fa, però, era molto in voga. Si tratta di un fazzoletto dalla forma triangolare, realizzato con un tessuto piuttosto leggero, che viene utilizzato avvolto al collo e con la funzione di assorbimento del sudore.
Nel secondo caso, invece, si tratta di uno strofinaccio realizzato in lino pesante, che va ad attaccarsi al grembiule. Questo accessorio viene impiegato nella maggior parte dei casi dallo chef sia per asciugarsi che per pulire le mani, oppure anche le stoviglie.